Laco: la recensione del Flieger watch Ulm a carica manuale
Vieni a scoprire gli orologi Laco alla Gioielleria Angelini di Ceriano Laghetto (MB)
Quando si parla di aeronautica, una cosa è certa: in questo ambito la puntualità è fondamentale. Ogni operazione dev’essere perfettamente concordata a livello di tempistiche di esecuzione, ogni gesto dev’essere compiuto nel momento giusto, né prima né dopo, ogni volo è basato su ritmi ben precisi. Di tutto questo sanno qualcosa i piloti; che provengano da un ambiente più “facile” come quello degli ultraleggeri piuttosto che dalla cosiddetta “linea” sono tutti abituati ad avere la propria attività scandita secondo per secondo. Quando velocità e precisione sono legate da precise esigenze, probabilmente lo strumento che viene maggiormente in aiuto al pilota è il proprio orologio, oltre ovviamente alla strumentazione presente sul cruscotto del velivolo. Per un pilota di aereo, l’orologio è tutto: è un compagno di avventura, un dispositivo con cui calcolare la propria posizione, uno strumento su cui contare nei momenti più concitati. Proprio per questo, i cosiddetti “fliegeruhr” (orologio da pilota appunto) sono tanto apprezzati da chi del volo ha fatto la propria passione o il proprio mestiere.
Laco è un marchio nato in Germania da quasi un secolo, dapprima riservato ai militari e poi reso disponibile anche al pubblico. Forse non è molto conosciuto da chi predilige le manifatture svizzere, ma la sua indubbia qualità è ben nota a chi ha avuto il piacere di indossare un suo orologio.
Il “Flieger Ulm” è un perfetto esempio di orologio da pilota. La sua caratteristica principale si può ravvisare nella perfetta e immediata leggibilità del quadrante, sia grazie all’essenzialità del design che al contrasto ineguagliabile di lancette bianche su fondo nero, in modo da ricordare molto da vicino lo stile degli strumenti aeronautici. È un quadrante senza fronzoli: le uniche indicazioni sono quelle di ore, minuti e piccoli secondi. Qualsiasi informazione aggiuntiva sarebbe di troppo per il pilota impegnato a fare il conto del carburante rimasto mentre contemporaneamente alla radio comunica la propria intenzione di volo e magari deve fare i conti con un temporale imprevisto. Quello che importa è leggere subito e chiaramente l’informazione necessaria, tutto il resto… è noia. Il Flieger Ulm presenta anche una peculiarità che va ad aumentare la già perfetta chiarezza: lancette e indici sono ricoperti di un abbondante strato di tritio che permette di leggere l’ora in qualsiasi condizione di luce, anche nel caso di ricognizioni notturne su un bombardiere militare. La sua cassa di 42,5 mm e impermeabile fino a 100 metri è in acciaio satinato, elegante e sportiva allo stesso tempo.
Un vetro zaffiro dalla grande trasparenza protegge sia il quadrante (in questo caso è leggermente bombato) sia il fondello. Da quest’ultimo si propone in tutta la sua grande e raffinata bellezza il movimento a carica manuale di produzione elvetica, il mitico ETA 6498.1 con frequenza di oscillazione pari a 18000 a/h, abbellito e modificato da Laco. La scelta della carica manuale potrebbe sembrare controcorrente, vista l’evoluzione della tecnologia in campo orologiero, ma forse il suo significato si può cogliere nella ricerca di un legame con il passato, nel desiderio di ricordare e sottolineare le origini e, perché no, anche nel gusto del dare vita con le proprie mani alla meraviglia tecnica che si possiede. A corredo di questo splendido fliegeruhr è il cinturino in pelle con fibbia ad ardiglione personalizzata, interamente prodotto a mano in Germania.
Articolo di:
Andrea Job