Bulova Jet Star
Recensione e opinioni del nuovo orologio Bulova: Jet star
Bulova è un marchio che ha fatto sempre parlare di sé e non si può certo negare che la sua storia sia costellata di ottimi successi commerciali. Fin dalla nascita dell’azienda, nel lontano 1875, ad opera del suo fondatore Joseph Bulova, i suoi orologi sono sempre stati caratterizzati da un grande livello di originalità, sia a livello di contenuto che di estetica, per non parlare ovviamente dell’ottima qualità. Da quasi una ventina d’anni, dopo l’acquisizione da parte del gruppo Citizen, si può parlare di un vera e propria rinascita di Bulova che non cessa mai di stupire il proprio pubblico regalando delle vere e proprie chicche tecnologiche. Tra i modelli più riusciti è d’obbligo citare l’Accutron II, nato verso la fine dello scorso decennio sulle ceneri del mitico Accutron degli anni ’70 con movimento a diapason.
Il nuovo orologio è dotato di un movimento il cui quarzo oscilla a ben 262 kHz, circa otto volte superiore alla frequenza di un quarzo classico, e garantisce all’orologio una precisione fino a quel momento ineguagliabile, se si escludono ovviamente i movimenti radio controllati. Attualmente tale movimento, conosciuto come “Precisionist”, è montato su diversi modelli che, una volta indossati, si lasciano riconoscere per l’assoluta eleganza del movimento della lancetta dei secondi, a imitazione perfetta dello scorrimento nel capostipite Accutron a diapason.
Un modello dotato di movimento Precisionist che farà sicuramente discutere è il Bulova 96B401 Jet Star rosso, nato ispirandosi palesemente al suo omonimo predecessore degli anni ‘70. La prima cosa che probabilmente colpisce anche l’occhio meno attento è il colore rosso rubino del suo quadrante, con lavorazione soleil degradé. Impossibile rimanervi indifferenti: a ogni minimo movimento del polso le sfumature cambiano e affascinano, alternandosi in un balenio di colori ed emozioni in cui lo sguardo si perde rapito.
Sia gli indici in rilievo applicati che le lancette presentano lo stesso accostamento di bianco e rosso e, oltre a consentire un’ottima leggibilità, sono stilisticamente abbinati in maniera perfetta. In un orologio dall’aspetto così vintage non può mancare la classica finestrella del datario a ore 3, discreta e non invadente.
La cassa, completamente in acciaio insieme al raffinato bracciale e alla sua fibbia déployante, ha un diametro di 40 mm e un fondello a vite che le garantisce un’impermeabilità di 5 atm, più che sufficienti nella vita di tutti i giorni. Il suo spessore è di 12,5 mm, abbastanza sottile da potersi infilare sotto una camicia a maniche lunghe senza problemi.
Come già accennato, una delle cose che colpiscono maggiormente è la fluidità di movimento della lancetta dei secondi: chi non se ne intende o chi non osserva con attenzione, può dare per scontato che il calibro utilizzato sia un movimento meccanico; invece, il cuore pulsante del Jet Star è un quarzo affidabilissimo di ultima generazione che è in grado di fornire, oltre a un’assoluta precisione, il fascino intramontabile del vintage.