Ball watch company recensione nuovo Hydrocarbon GMT

A chi non è mai capitato di chiedere a un amico “Di che marca è il tuo orologio?” e sentirsi rispondere un nome impronunciabile o mai sentito fino a quel momento? Esistono da sempre dei marchi “di nicchia” che danno grandi soddisfazioni a chi possiede un loro esemplare, anche se non se ne sente parlare molto (a volte mai). Lavorano instancabilmente dietro le quinte e arrivano a produrre orologi di qualità ineccepibile su tutti i fronti, perché il loro modo di lavorare è più improntato sulla sostanza che sulle chiacchiere.

Un marchio che rispecchia una simile filosofia è indubbiamente Ball. Nato e cresciuto in America, incarna perfettamente lo spirito di conquista e di libertà caratteristico di molte produzioni provenienti da oltreoceano, non necessariamente in ambito orologiero. In particolare, è l’ambiente delle prime ferrovie trans americane a fornire l’ispirazione per la progettazione e la realizzazione degli orologi. Questa influenza traspare palesemente se si osservano, per esempio nel caso dell’ENGINEER HYDROCARBON AERO GMT II, alcuni particolari davvero interessanti che vanno a dare l’impressione di una grande originalità, senza mai sconfinare nell’esagerazione.

Questo splendido orologio è un segnatempo senza mezze misure, adatto sia ai polsi “normali” sia a quelli abbondanti perchè disponibile nelle misure 40 e 42 mm. Quello che probabilmente balza per primo all’occhio è il copri corona brevettato, un’invenzione molto particolare che contraddistingue quasi tutti i modelli della linea Engineer Hydrocarbon. Insieme al bellissimo fondello avvitato e decorato con i fusi orari e i nomi delle città più importanti, garantisce un’impermeabilità di 100 metri senza aggiungere troppo spessore alle spallette, particolare non indifferente se si considerano altre soluzioni (vedi per esempio Panerai e Graham) dall’ingombro esagerato e a volte fastidioso. La cassa è  completamente in acciaio e presenta un mix piuttosto accattivante di zone lucide e zone opache, a ulteriore conferma della grande ricercatezza dei particolari caratteristica di Ball. La lunetta bidirezionale, interessante e innovativa, reca la scala delle 24 ore con indici costituiti da micro tubi riempiti di un particolare gas che garantiscono un’eccezionale leggibilità in qualsiasi condizione di luce, anche nel buio assoluto delle profondità marine. Prodotti nello stesso materiale, gli indici sul quadrante presentano analoghe caratteristiche di chiarezza e luminosità. Oltre al prezioso vetro zaffiro bombato, a completare il quadro della grande immediatezza nella lettura le grosse sfere bianche a gladio di ore e minuti forniscono con estrema facilità le informazioni temporali grazie anche al contrasto con il quadrante, disponibile nei colori blu e nero.

Da non dimenticare è la vocazione di globe trotter dell’Aero GMT II. Come già accennato, sia sulla lunetta che sul quadrante è presente la scala delle 24 ore. Ma una scala di 24 ore non avrebbe alcun senso se all’orologio non fosse abbinato un movimento opportuno. E infatti il Ball RR1201-C, automatico basato sull’ETA 2893-2, è dotato di funzione GMT, ovvero ha una lancetta dedicata all’indicazione delle 24 ore, regolabile indipendentemente dall’altra lancetta funzionante sul ciclo delle 12 ore. A conti fatti, l’Aero GMT II è provvisto di tre fusi orari, se si considera la possibilità di sfruttare sia la lunetta che una doppia lettura sul quadrante. Nella vita di tutti i giorni potrebbe sembrare superfluo, ma chi è abituato a viaggiare in lungo e in largo nel mondo sa quanto questa caratteristica possa rivelarsi davvero preziosa, dal momento che consente di non dover regolare in continuazione l’orologio sul fuso orario del paese in cui ci si trova ad arrivare.

Ultimo ma non per importanza, lo stupendo bracciale a maglie satinate con inserti centrali lucidi costituisce un corredo elegante e sportivo allo stesso tempo. La fibbia con chiusura brevettata e possibilità di allungamento, in caso si abbia la necessità di utilizzare una tuta da sub, è un piccolo capolavoro di meccanica, a ulteriore segno di grande raffinatezza del marchio Ball.

Articolo di :

Andrea Job